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Serra San Bruno (VV)

 

 

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Il racconto


 

Catania, 30 aprile 2004. Quanto abbiamo pregato, quanto abbiamo sperato, io e Nadìr. Dopo il mese di aprile piuttosto caldo e solare, nell'ultima settimana sembra di essere tornati quasi a gennaio: pioggia, pioggia, pioggia ed ancora pioggia. 

Quella mattina, invece, un sole tiepido e allegro ci dà il buongiorno. E' proprio vero: quando vuoi fare qualcosa di bello, la natura lavora al tuo fianco. 

Quella stessa mattina, in un altro angolino d'Italia, un'allegra famigliola sta caricando borsoni e valigie sulla propria Alfetta rossa, fresca fresca di restauro; dovrà affrontare un viaggio lungo più di mille chilometri per raggiungere il piccolo paesino calabrese...

Poco dopo, un solerte pasticciere casertano sta sistemando con cura in un vassoio, su richiesta di un inesauribile ragazzo suo concittadino, una cospicua scorta di tipici babà campani: s'è sparsa la voce che laggiù, in quel piccolo paesino calabrese, ci sia qualcuno ansioso di assaporare quella bontà così speciale e inimitabile. Certo, quel pasticciere deve essersi chiesto se e come quei poveri babà sarebbero giunti a destinazione... Quando si tratta di babà destinati a viaggiare su una Sportwagon GTA, si sa, c'è sempre il rischio che facciano una brutta fine, soprattutto se a guidare è qualcuno che non riesce a resistere alle lusinghe del tachimetro e delle curve "tagliate" in modo pistaiolo.

Sud, Nord,... Est! Lì, da qualche parte della Puglia, quattro altri indomiti cavalieri stanno preparando al meglio i loro destrieri per partire alla volta del mitico paesino calabrese. Superate le difficoltà dell'ultima ora che sempre arrivano (sono il sale della vita), rivolgono un ultimo sguardo affettuoso alle proprie bisce e partono alla volta dell'agognata meta. Due di loro sono stati anche chiamati ad un eroico incarico: condurre a destinazione due preziosi involucri, fondamentali per... addolcire l'evento. Sanno bene che dovranno prestare molta attenzione, perché sanno che ne va del loro avvenire... 

 

C'è voluto del tempo perché tutto potesse organizzarsi al meglio. Tante piccole difficoltà superate solo grazie alla forza della passione, di quell'unica grande passione. Quella mattina, tanto attesa e tanto sognata, è alla fine arrivata. 

La 146 è d'avanti ai nostri occhi, bellissima, lucida, brillante. Dopo una sistemazione del bagaglio che ricorda tanto quella pignolissima fatta da Carlo Verdone in un suo famosissimo film , finalmente si parte! Ancora qualche ora e potremo finalmente incontrarci con gli altri "cavalieri" che faranno l'impresa. 

Per strada, tutto procede per il meglio. Qualche gocciolina di inaspettata pioggia qua e là lungo l'autostrada, ma nulla di grave. Così sembra. Già, sembra, perché in realtà, appena lasciato il suolo siciliano e appena sbarcati in Calabria, la 146 inizia a procedere in uno scenario per lei a dir poco inconsueto: nebbia fittissima e pioggia battente! Ehm... La natura ci ha voltato le spalle. Va bene, se il mondo và contro di noi, peggio per lui! 

Verso le 14.00, manco a dirlo, ci troviamo imbottigliati nelle ormai tristemente famose code che spesso si formano sulla Salerno-Reggio Calabria... 

Veniamo colti da una curiosità: chissà dove si troverà in quel momento l'Alfista costretto a macinare più chilometri di tutti? Un messaggino telefonico ci informa che quella famosa Alfetta rossa se ne sta già comodamente parcheggiata di fronte ad una tranquilla veranda in un bell'agriturismo di Serra San Bruno... Sa tanto di beffa. Il mito della Salerno-Reggio Calabria ha colpito ancora!

Finalmente la strada si libera, svegliamo dolcemente i pistoni del piccolo Twin Spark e lo avvertiamo di tenersi pronto, perché tra un po' sarà chiamato a divertirsi (e a farci divertire) aggrappato all'asfalto di un strada dal tracciato divertentissimo e affascinante. Io e Nadìr abbiamo la fortuna di poterla percorrere tutta d'un fiato in condizioni meteorologiche pressoché ottimali... Nulla a che vedere con ciò che avrebbero passato di lì a qualche ora altri Alfisti. 

Finalmente alla meta! La prima cosa che notiamo, all'entrata del paese, è il Marchio, il nostro amato Marchio, che se ne sta gloriosamente appollaiato in cima ad un palo all'ingresso di un'officina autorizzata Alfa Romeo. L'agriturismo è a pochi metri. Subito la nostra attenzione viene calamitata da quella stessa Alfetta rossa che avevamo visto ancora smontata pochi mesi prima. Non c'è che dire, c'è davvero di che andarne fieri. Manco a dirlo, il giorno dopo avremmo avuto modo di ricordarcelo!

Abbracci, sorrisi, sguardi: in un attimo io, Nadìr, Bobby e Morena ri-entriamo in sintonia: sono passati poco più di due mesi da quando ci siamo visti l'ultima volta, ma da allora è accaduta una cosa importante... L'Alfetta è stata ultimata. Mi fiondo subito a darle un'occhiata da vicino, ripromettendomi i studiarmela meglio più tardi, con più calma. Intanto continua a piovigginare.

E gli altri? Che fine hanno fatto la GTA di LLengui, la 146 "Cuore" di ML ed Heart, l'Alfetta di Alfettista e Barby? Breve giro di telefonate: dovranno ancora passare un paio d'ore prima che l'allegra compagnia possa riunirsi. Intanto la fame inizia a farsi sentire. Alt, stop, fermi tutti, lo so che state pensando... Quella malalingua di Nadìr ha messo in giro nel nostro forum tante e tali insinuazioni... No, non è la mia fame a farsi sentire, ma quella dei piccoli David e Claudia, i due "voraci cuccioli" di Bobby e Morena. 

Le prime ad arrivare con un rombo inconfondibile sono le due torte accompagnate da Alfettista e Barby... ehm... Cioè, volevo dire, i primi ad arrivare con un rombo inconfondibile sono Alfettista e Barby accompagnati dalle due torte... Accidenti, no! Non posso crederci: prima di raggiungerci sono passati dal loro agriturismo e hanno lasciato lì le torte! E io che speravo in un fugace assaggino... 

Dopo aver aspettato ancora un po', decidiamo di rifocillarci con una buona pizza , sperando che le GTA di Llengui e la 146 di ML ed Heart ci raggiungano presto. Beh... LLengui non si fa certo attendere. Abbiamo appena il tempo di lasciare la stradina dell'agriturismo che ecco avvistiamo gli inconfondibili fari di una GTA... L'incontro, nel buio della sera, è divertentissimo. LLengui, accompagnato da Rita e dai figli Giovanni e Silvia scende dall'auto, sembra incredulo, non riesce a credere di essere arrivato davvero! Evidentemente, quegli ultimi 40 chilometri di misto stretto così divertenti da percorrere alla luce del sole devono apparire in modo ben diverso al buio e avvolti da una nebbia fittissima! Ma alla fine eccoci là! Si riparte. Poco dopo, una piccola squadriglia di Alfa entra in formazione nel parcheggio della pizzeria... I rombi devono aver svegliato i sonnecchianti gestori che in un attimo vedono riempirsi il locale. Passa ancora qualche minuto ed ecco arrivare una 146 rosso proteo.

L'incontro con ML ed Heart è da incorniciare: è passato un anno esatto dall'ultima volta in cui ci siamo visti... Abbracci calorosissimi e un unico grande sorriso stampato sui nostri volti. Parcheggiata la 146 accanto alla GTA, si va all'assalto della pizzeria. Il clima è disteso, tranquillo, vivacizzato dai soliti David e Claudia che, quanto ad entusiasmo, potrebbero essere facilmente paragonati alla cavalleria di un motore Alfa Romeo V6... Su alcuni di noi si avverte la stanchezza per l'intensità della giornata, ma è una stanchezza benefica, è una dolce stanchezza.

La serata trascorre piacevolmente e, una volta rientrati all'agriturismo, non possiamo fare a meno di intratternerci per un po' accanto alle nostre Alfucce a parlare della nostra passione. Dopodiché tutti sotto le lenzuola : quella di domani sarà una giornata campale. 

 

Durante la notte si verifica quello che resterà un mistero...

Corre voce che si siano verificate due inspiegabili aggressioni ai danni delle povere Nadìr e Heart! Questi i fatti. Racconta Nadìr che... ehm ... il suo affettuoso fidanzato sia stato durante la notte tormentato da orribili incubi automobilistici... Addirittura, parlando nel sonno, avrebbe bisbigliato la fatidica frase "Oh, ragazzi, che vogliono quelli dalle nostre macchine???" con un tono misto tra rabbia e terrore! Per di più, l'incredula Nadìr si sarebbe anche vista circondare il collo da due mani fameliche!!! Ehm... Non crederete ovviamente a queste basse insinuazioni!!! E' notorio che il fidanzato di Nadìr sia un santo! Ma che dico un santo, di più... un angelo!!! Non che io lo conosca molto bene, però...

Comunque, un'altra... leggenda vuole che contemporaneamente anche Herat si sia beccata un affettuoso pugno dal proprio fidanzato.  Bah, probabilmente non sapremo mai con certezza cosa sia realmente accaduto quella notte. Ad ogni modo, l'alba che tutto rischiara e tutto riscalda fa diradare il ricordo di queste drammatiche vicende. 

Dopo aver fatto colazione io e Bobby decidiamo di raggiungere il luogo del raduno per un ultimo sopralluogo preventivo. Sul posto troviamo già la 147 di Nino, la 156 di Romeo.78 e la 146 di Dominiusped. Benissimo, tutto è quasi pronto per cominciare. Torniamo all'agriturismo a prendere gli altri radunisti e ci mettiamo in contatto con Alfettista e Barby... per informarci della salute delle torte!!! I nostri due prodi Alfisti ci raggiungeranno presto, dopo aver sistemato le torte nei capaci frigoriferi dell'agriturismo.

Ormai è ora di cominciare, giusto un momento per fare la conoscenza di un paio di altre Alfa che all'ultimo momento hanno deciso di unirsi a noi, la 156 di Giovanni e la 145 Quadrifoglio di Alfagio. Dopo qualche minuto si unisce a noi anche la GTV6 del titolare dell'officina Alfa Romeo di Serra San Bruno.

Ma non finisce lì. L'inesauribile "Mister Babà", il nostro mitico LLengui ha un'idea grandiosa: perché non provare a far diventare dei nostri anche un "gazzellone" dei carabinieri? Un salto in GTA alla vicina stazione, un invito formale ed ecco che nel giro di un quarto d'ora una bella 156 2.0 JTS dell'Arma fa bella mostra di sé accanto alle altre Alfa schierate in bell'ordine all'interno del grande parcheggio di Santa Maria del Bosco.

Si dà inizio ai giochi... A coloro che si sono regolarmente iscritti al raduno vengono consegnati una coppia di adesivi commemorativi dell'evento e una coppia di magliette del Club.

Il tempo passa allegramente e (troppo) velocemente tra una foto e l'altra, una battuta e una risata, finche arriva il momento di aprire la gara di estetica "il Fascino Sportivo". Vengono così distribuiti i moduli di votazione... In verità, sin da subito appare chiaro che si tratterà di una partita a due. Negli occhi di tutti si legge chiaramente la consapevolezza che a lottare per il "titolo" sono la splendida Sportwagon GTA di LLengui e la gloriosa Alfetta di Bobby. I risultati della votazione vengono snocciolati lentamente e i voti sono sul filo del rasoio. Alla fine, per un soffio, la spunta l'Alfetta di Bobby... Un premio al recentissimo restauro davvero eccellente (durato tre anni) a cui la vettura è stata sottoposta. Il premio ci starebbe anche bene se non fosse che... che quell'ingordo di Bobby s'è portato a casa non una ma ben due coppe, visto che alla sua Alfetta è andato pure il riconoscimento "l'Alfa Storica" destinato all'Alfa più anziana partecipante al raduno! Ingordo!!!    

Dopo una mattinata trascorsa in loro compagnia i due simpatici e appassionati carabinieri devono purtroppo salutarci: il dovere chiama. 

Passa ancora qualche decina di minuti ed ecco che si decide di schierare le Alfa in semicerchio per concludere la mattinata in modo alfisticamente inconfondibile: un rombo collettivo, tale da ricordare a tutto Serra San Bruno la nostra presenza! Tutti insieme, bialberi benzina, Twin Spark, V6, JTD e Multijet.......ROOOOOOOOOAAAAAAARRRRRRRRR!!!! Ogni vero Alfista sa bene quanto un concerto del genere sia balsamo per i nostri timpani!!! Dovevate vedere le facce attonite dei turisti presenti sul luogo... Come dire, la rabbia e l'orgoglio dei cuori sportivi firmati Alfa Romeo!

 

Dopo aver rifocillato l'anima (Alfista) è ora di rifocillare anche la pancia!

E' ora di dirigerci verso l'agriturismo, dove ci aspetta un ricco pranzetto e, finalmente, le torte di Barby!!!  

Il corteo di Alfa attraversa il paese e giunge presto a destinazione. Dovremo aspettare ancora un po' prima di poterci sedere a tavola: Barby deve prima finire di guarnire quegli autentici capolavori d'ingegneria pasticciera che sono le sue due torte. Durate la delicata operazione, attorno a lei è tutto un ronzare di occhi affascinati da quei due dolcissimi gioielli.

Dopodiché... A tavola! 

Le solite malelingue raccontano di avermi visto mangiare in modo vorace... Guarda caso, la cara Nadìr tenta in tutti i modi di fotografarmi in atteggiamenti "compromettenti", del tipo immerso con le mani nel piatto in perfetto stile "Bambino e Trinità" , ma nonostante sforzi strenui e ripetuti non riesce nel suo intento. Ed è così che allora vengo gentilmente invitato a posare in atteggiamento famelico di fronte al boccone di turno: una delle foto sotto è testimone di ciò! Oh... Tutto falso!!!

Finalmente, giunge la fine del pranzo... Lo stomaco implora pietà, ma non si può capitolare proprio all'ultimo metro! L'obiettivo è ormai ad un passo! Tutti gli sforzi fatti in questi mesi, per un unico solo grande momento!!! Lo scopo di tutta una vita, l'apice di tutta l'esistenza, è lì, ad un passo... Non posso rinunciare proprio ora....!!! Eccole: le torte di Barby!!! MMMMM... Delizia!!! Oh, intendiamoci, Barby non ne azzecca mai una , ma quando si tratta di fare un dolce... sbav sbav sbav!!!

 

Dopo la sbafat... ehm... il pranzo, è il momento di digerire facendo un giretto in trenino attraverso tutto il centro storico del paese. Oddio, ci sentiamo un po' osservati dagli ignari abitanti del posto, ma che importa? L'Alfista, si sa, è ben abituato ad avere sempre tutti gli occhi addosso, no? Raggiungiamo così la certosa di Serra San Bruno, il piccolo e affascinante laghetto di Santa Maria del Bosco in cui gettare la consueta monetina, il paradisiaco boschetto. Dopo  un po' continuiamo il giro e... Cosa? Come dite? Dimentico qualcosa? No, non mi sembra... No, NO!!! Uff... e va bene! Va bene, state calmi, racconterò tutto.   

Dimenticavo di raccontare un episodio, ma era così insignificante che... In pratica, una volta giunti alla base della scalinata di Santa Maria del Bosco, al simpatico LLengui torna in mente la saga di Rocky Balboa, ben abituato a scalare le scalinate e a saltare giocondo una volta giunto in cima...

Ebbene, chi di noi sarà il novello Rocky? Pronti, sù... VIA!!! Gli scalini scorrono veloci, ma non ho fatto i conti con un maledettissimo quanto foltissimo ciuffo d'erba (bagnata!!!)......... Beh, potete immaginare com'è finita. TONF!!! Nelle orecchie ho ancora la corale e infame risata degli altri radunisti! Sgrunt!!! Contenti? Abbiamo consegnato questo glorioso momento alla storia... Me misero, me tapino!

Il giro riprende e facciamo tappa proprio d'avanti alla Certosa. Lo ammetto, per un attimo ho temuto la rissa con un bmwaro... Accade che ad un certo punto una "naso di porco" (storico termine coniato da Nadìr) si avvicina a noi... Ovviamente veniamo tutti assaliti da un sano prurito: si sa, noi siamo allergici a tutto quanto si muova su quattro ruote senza avere un bel biscione sul frontale... Beh, ad un certo punto manifestiamo in modo un po' troppo visibile la nostra... ehm... ammirazione per quel "gioiello" d'auto, la quale si ferma all'istante!!! In realtà, lo sfortunato malcapitato doveva semplicemente parcheggiare... Beh, buon per lui, no?

Il giro finisce allegramente e si rientra alla base: anche il pomeriggio è trascorso felicemente in un atmosfera serena e goliardica. 

Per alcuni viene il momento dei saluti... Troppo tristi per essere raccontati! Dopo un po', all'agriturismo restiamo in pochi, decisi a goderci sino all'ultimo quegli scampoli di raduno che ormai restano. La serata trascorre (troppo) velocemente, parlando di tutto e di più. A proposito, non ho avuto modo di farlo, lo faccio adesso... Colgo l'occasione per ringraziare LLengui e Bobby per le belle parole rivoltemi quella sera.

Dopo cena, ancora quattro chiacchere e poi a nanna... Domani si riparte.  

 

L'indomani mattina, il 2 maggio, il tempo viene impegnato dai preparativi pre-partenza. Insieme agli ultimi rimasti, decidiamo di percorrere insieme i 40 chilometri che ci separano dall'autostrada. Quando, al bivio Nord-Sud, viene il momento di separarci, io e Nadìr avvertiamo un tuffo al cuore: sono così trascorsi 2 giorni fantastici, a base di Alfa e amicizia. 

Ma bando alla tristezza, il nostro non è mica un addio: è invece un arriverderci al prossimo raduno. Non sentite? Le nostre Alfa già scalpitano...

 

ZENIT

 

 

 


Le immagini


 

 

 

 


Video


 

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Gocce di raduno...

video 1 - Insieme... (1) 9,19 MB
video 2 - Insieme... (2) 7,23 MB
video 3 - Insieme... (3) 6,76 MB
video 4 - La votazione (1) 9,25 MB
video 5 - La votazione (2) 9,30 MB
video 6 - La premiazione 8,66 MB
video 7 - Lo schieramento (1) 9,41 MB
video 8 - Lo schieramento (2) 7,78 MB
video 9 - La sgasata 13,80 MB
video 10 - In corteo 5,98 MB
video 11 - Le torte di Barby 8,43 MB
video 12 - In trenino 7,52 MB
video 13 - Nel bosco (1) 9,96 MB
video 14 - Nel bosco (2) 9,46 MB
video 15 - Nel bosco (3) 12,30 MB

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